Collassare su se Stessi

Collassare su se Stessi

Collassare su se stessi

Titolo: Collassare su se stessi.

La fotografia che propongo è rappresentativa della ricerca umana di sovvertire alla sensazione di solitudine. L’uomo contemporaneo, soggetto a nuove tecnologie e ad uno stile di vita solitario, non trovando compagnia dagli altri si ritrova costretto a cercarla da se stesso.

Nel mio immaginario l’uomo collassa in un auto-abbraccio fino a contorcersi in un unico ammasso di carne, e quindi scomparire . Dietro il soggetto fotografato sono appesi una serie di disegni fatti da me, nei quali vengono appunto rappresentati dei finali estremizzati di questo gesto.

Oltre al significato appena esposto, queste masse organiche potrebbero essere interpretate anche come degli esseri a sé stanti, generati dall’uomo per contrastare la solitudine. Sarebbero quindi dei parassiti sociali, i quali, soddisfando tutti i bisogni dell’uomo di interagire con altre persone, creerebbero un’umanità statica priva della necessità di socializzare.

Vedo la solitudine al giorno d’oggi come una piaga sempre più grande, ma allo stesso tempo silenziosa per quanto comune essa sia.

Sono felice di essere stato io il soggetto della fotografia, in quanto interprete e allo stesso tempo soggetto di questa sofferenza. La posa ha richiesto molte fatiche, sia per il contorsionismo, che per l’equilibrio, ma ciò mi ha concesso una maggiore espressività.